e.

astratta
astratta

  Arido era il giardino dove seminai il germe del mio amore.

Sfidai la sorte, versando lacrime di dolore le quali fecero un miracolo,

quello di fare sbocciare un fiore che, con le mani,

riparai dai tormentati venti i quali si divertono a giocare,

scompigliando il cuore.

Con tutto il mio calore, mi donai a te giorno e notte,

in modo da nutrirci a vicenda di passione, come le lancette dell’orologio,

che s’inseguono nel perpetuarsi,

creammo il nostro eterno, grande amore