Anima chiusa in carcere
nascosti i movimenti naturali,
sono in una prigione senza finestre!
Io sono il seme che pianto
lasciato marcire su un terreno
Sono gli orizzonti opposti.
La follia del mie stigmate
Sono stata maledetta dal mio stesso odio.
Sono la mia stessa figlia della mia guerra,
Sono il dolore come un chiodo grezzo
che lacera la mia pelle.
Sono la follia della mia tristezza..
l’unica sensazione che mi ha offerto
di essere la finestra della prigione per fuggire.
E che questo corpo
con fatica possa germogliare
nel campo della Lussuria.
Alimentato da acqua,
la terra, il sole, l’aria,.
Mangia il cibo del mio corpo
Apri le braccia
e afferra al suo interno
questo seme di
sangue, vita,
di dolore,
nella luce dell’amore
fallo sbocciare.
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